LE REGOLE DI QUESTI MONDI di Carlo Sperduti / Pièdimosca Edizioni

LE REGOLE DI QUESTI MONDI di Carlo Sperduti / Pièdimosca Edizioni

La chiave degli avvenimenti: deve sembrare altro.

Il 21 maggio 2022 è stato ufficialmente presentato al Salone del Libro di Torino LE REGOLE DI QUESTI MONDI l’ultimo libro di Carlo Sperduti, edito da pièdimosca, del quale ho curato illustrazione e grafica di copertina.

Per i più curiosi linko qui sotto un mini video della realizzazione dal disegno all’impaginazione!

 

LE REGOLE DI QUESTI MONDI

LE REGOLE DI QUESTI MONDI di Carlo Sperduti 2022

Una regola di questi mondi è non aprire. Non è una legge, è una regola di buon senso. A ogni apertura qualcosa penetra dall’altra parte e se un cassetto è un pericolo una finestra è terrore. Anche dal mondo del sonno può filtrare qualcosa nel mondo sveglio. L’importante, insomma, è non aprire. O almeno riconoscere il drago alla porta.

È bene stare in allerta anche per quanto riguarda il tempo e lo spazio. Cosa dicevi tra un minuto? In questi mondi ci sono continui malintesi tra una vita e l’altra, tra indagini risolte a venti metri da terra e scoraggianti tentativi di approssimazione. Sicuramente, meglio non credere ai trapianti temporali. Resta difficile destreggiarsi con i casi di doppia memoria.

Carlo Sperduti, dopo i romanzi Le cose inutili e Deriva, torna alla forma breve con una certa inquietudine.

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CARLO SPERDUTI

Carlo Sperduti è nato a Roma nel 1984 e vive a Perugia, dove fa il libraio.

È autore di racconti, microfinzioni e romanzi.

Con pièdimosca edizioni ha già pubblicato i romanzi Deriva (2021) e Le cose inutili (2020) e curato l’antologia Quaranta cose inesistenti (2019).

È ideatore del blog multiperso. Suoi testi sono apparsi in antologie e riviste cartacee e online tra cui Cadillac Magazine, Costola, L’inquieto, Quaderni del Collage de ’Pataphysique, settepagine, Squadernauti, Il cucchiaio nell’orecchio, La morte per acqua, Pastrengo, Sulla quarta corda.

CHE COS’È PIÈDIMOSCA?

“Siamo il passo dell’esserino fastidioso che posandosi lascia sul foglio il segno che dà il ritmo. Il piede di mosca è un antico segno tipografico che marca la divisione di un testo in capitoli, capoversi o paragrafi, e scandendo pause e interruzioni indica andatura e tempo del testo. Con questo nome prende forma, nel 2019, il nostro progetto editoriale, che si propone di cercare e scoprire voci forti e tinte nuove, idee dal ritmo incisivo e dallo stile personale.

Il piede di mosca è segno nascosto, che mostra solo il suo effetto; gli somiglia il nostro mestiere in background: uno scavare invisibile per far emergere voci e storie dall’asfalto, dalla terra, dalle tane dei conigli, dai buchi negli alberi, dal metallo arrugginito.”

www.piedimoscaedizioni.com

Chi è DisGrafica?

Coordinatrice del progetto DisGrafica è Marinella Caslini. Classe 1986, Marinella è diplomata in pittura presso l’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena e specializzata come stampatore e incisore presso la prestigiosa Scuola Internazionale per la Grafica d’Arte Il Bisonte di Firenze.

Numerose attività di formazione e professionali le hanno permesso d’incontrare maestri e tecniche da molte parti del mondo, sperimentando la strumentazione tradizionale e quella più all’avanguardia. Lungo un percorso di continua scoperta, di aggiornamento e invenzione, ha imparato come la più grande ricchezza sia costituita da una rete di creativi, professionisti e innovatori che sappiano contribuire con entusiasmo e passione a un progetto. La stessa rete che oggi è in grado di proporre per le creazioni di DisGrafica.

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