Arcano XVI – La Maison Dieu

L’Arcano XVI – La Maison Dieu ha sempre ricevuto un’interpretazione negativa, quasi catastrofica, spesso associato alla Torre di Babele con uno dei suoi due personaggi rappresentato con la testa colpita da un mattone. Personalmente preferisco la visione degli arcani di Jodorowsky e Camoin più ampia e sempre tesa ad una lettura positiva.

Questa torre non crolla, ma esplode, non viene colpita da una furia celeste, ma si apre liberando in altezza “un’entità sfolgorante” e piumata multicolore. I due personaggi in caduta invece sono espulsi da questa forza improvvisa, come in un parto.

Se La Torre parlasse …

“Una corona difensiva mi allontanava dal mondo. Un tappo di parole antiche mi ostruiva la mente e nuvole di sentimenti cristallizzati, mummificati, pietrificati, impedivano alla luce di sorgere dalle mie pulsazioni. (…) E tutt’a un tratto, dall’interno e dall’esterno è scaturita la forza innominabile, l’amore che sostiene la materia. La mia cima si è aperta, e così pure le mie fondamenta. (…) Ho ricevuto il fulcro universale, vibrante, ho smesso di essere torre: sono diventata canale. (…) Sapevo che tutto quello che era rimasto chiuso nella materia sarebbe sbocciato tramite me. Io ero pilastro centrale di una danza cosmica, ero semplicemente il corpo umano nella piena ricezione della sua energia originaria.”

Ho subito pensato alla farfalla che libera le ali dal bozzolo, simbolo dell’anima che rinasce da un contenimento simile alla crisalide. L’Arcano XVI – La Maison Dieu ci ha trattenuti e allo stesso tempo incubati, per poi diventare canale della stessa energia che l’ha distrutta, citando un passo de Il Libro dei Simboli: “Come in un vas alchemico, la crisalide è sia ampolla “dorata” (chryseos) della trasformazione sia l’oggetto trasformato”.

 

Alejandro Jodorowsky – Marianne Costa / La Via dei Tarocchi / Universale Economica Feltrinelli

Il Libro dei Simboli – Riflessioni sulle immagini archetipiche / Taschen