Via Francigena

La Via Francigena in Val d’Orcia libro d’artista

La Via Francigena in Val d’Orcia libro d’artista. Nel 2012 ho avuto il piacere di partecipare alla 42° Edizione della Rassegna FORME NEL VERDE. Quell’anno la rassegna offriva delle residenze artistiche per giovani artisti del territorio ed il tema era: FORME NEL VERDE SULLA VIA FRANCIGENA IN VAL D’ORCIA
La Val d’Orcia tra misticismo e tradizioni popolari.

Che cos’è Forme nel Verde?

Da cinquant’anni Forme nel Verde è l’appuntamento del Comune di San Quirico d’Orcia che sa proporre i maggiori artisti dell’arte contemporanea nella cornice dei cinquecenteschi Horti Leonini.

La Via Francigena in Val d’Orcia

La Via Francigena è un itinerario di grande importanza storica, ma purtroppo poco valorizzato. Sfogliando alcuni testi in biblioteca (ad esempio di Renato Stopani e Mario Bezzini) ho scoperto che in Val d’Orcia si sono sviluppati nei secoli diversi percorsi della celebre via romea, vi sono almeno due vie differenti e parallele tra Torrenieri e Radicofani, ed un percorso storicamente più recente chiamato “La Via dei Battisteri” che attraversa tutti i paesi con una basilica. I luoghi toccati dai pellegrini quindi sono molti, per semplificare l’opera ho preferito rappresentare le quattro stazioni originariamente descritte da Sigerico, Arcivescovo di Cartebury, che percorse questo cammino di ritorno da Roma nel 990, ovvero: X Sce Petir in Pail., XI Abricula, XII Sce Quiric., XIII Turreiner.

Quindi armata di macchina fotografica e appunti vari sono partita alla ricerca di questi luoghi, sotto il sole cocente di una delle estati più calde mai viste. Per le illustrazioni infatti è stato necessario ripercorrere la Francigena da Radicofani a Torrenieri e creare una buona documentazione fotografica da utilizzare nella progettazione. Un’impresa piuttosto complicata perché alcune di queste stazioni ad oggi non esistono più ed ho dovuto localizzare i luoghi basandomi sugli scritti trovati in biblioteca.


Fotografie di Carlo Pellegrini

Il libro

Le illustrazioni pop up sono realizzate con la tecnica della linoleumgrafia, ognuna è composta da due matrici, I e II piano, che una volta incollate a distanza creano l’effetto tridimensionale. Alla fase di stampa è seguita quella del taglio con la rifilatura eseguita a mano di ogni singola stampa (altro che fustelle!). Infine le quattro “scenografie” sono state incollate insieme e rilegate in tre volumi numerati.

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Chi sono?
Coordinatrice del progetto DisGrafica è Marinella Caslini. Classe 1986, Marinella è diplomata in pittura presso l’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena e specializzata come stampatore e incisore presso la prestigiosa Scuola Internazionale per la Grafica d’Arte Il Bisonte di Firenze.

Numerose attività di formazione e professionali le hanno permesso d’incontrare maestri e tecniche da molte parti del mondo, sperimentando la strumentazione tradizionale e quella più all’avanguardia. Lungo un percorso di continua scoperta, di aggiornamento e invenzione, ha imparato come la più grande ricchezza sia costituita da una rete di creativi, professionisti e innovatori che sappiano contribuire con entusiasmo e passione a un progetto. La stessa rete che oggi è in grado di proporre per le creazioni di DisGrafica.